Bruciati miliardi in borsa

Bruciati miliardi in borsa

Marzo 24, 2022 Off Di webadmin

 

 

Sei un amante di vino, decidi di voler provare a produrne uno tutto tuo, che dovrà essere speciale, d’annata.

 

così ti fai consigliare su quale uva utlilizzare: ti viene indicata una tipologia di uva che non trovi ovunque, ma è molto particolare.

 

Dopo 30 anni che hai imbottigliato il tuo vino, seguendo tutto  il procedimento e con una gran voglia di berlo ti accorgi che non è buono nemmeno la metà di quanto ti aspettassi.

 

E cosa scopri?

 

L’uva che ti era stata consigliata è stata contaminata proprio pochi giorni prima che tu imbottigliassi il tuo vino,

 

ma nessuno te lo aveva detto per non rischiare di perdere la vendita.

 

Brutta esperienza vero?

Cosa penseresti se ti dicessi che questo esempio si adatta perfettamente ad un investimento che un sacco di persone hanno fatto in passato, convinte di fare l’investimento d’annata?

 

E’ proprio cosi: sicuramente è capitato a te o a qualcuno che conosci di sentire i propri nonni dire

 

”metto i soldi in posta, così sono al sicuro!”.

 

I soldi sono al sicuro, ma non sono quelli che avresti voluto trovare.

 

Sto parlando dei Buoni Fruttiferi, si proprio quelli che adesso vengono pubblicizzati nel far west “ suoi buoni puoi contare sempre” dice…

 

Ecco cosa sono i buoni fruttiferi: 

  • strumenti di risparmio con capitale garantito
  • forniscono un interesse crescente nel tempo
  • sono garantiti dallo stato italiano

 

Bene dirai, poter aver oggi un investimento di questo genere sarebbe fantastico!

 

Ho scritto questo post perché sto constatando in queste settimane come moltissime persone sono in possesso di buoni fruttiferi postali emessi negli anni 80, in particolare dopo il 1986:

 

investimento fatto dai nonni/genitori per mettere al sicuro i propri risparmi e guadagnare “qualcosa”.

 

Quel “qualcosa” è indicato in maniera molto precisa sul retro di questi buoni, così come vedi nella foto: generalmente col passare degli anni questi buoni sono arrivati a dare un interesse del 12%!

 

Sono investimento a lunghissimo termine, per poter godere di questi interessi era necessario detenerli fino a 30 anni.

 

Se ci pensi, una grande quantità di questi buoni sono stati emessi nel 1986, cade quindi quest’anno la scadenza:

molte persone stanno già andando alle poste a ritirare fiere i propri risparmi che hanno reso negli ultimi anni fino al 12%.

 

Ma è tutto troppo bello per essere vero:

 

il Decreto del ministero del tesoro del 13/06/1986 Gazzetta Ufficiale del n. 148 del 28/06/86 stabilisce che le variazione del saggio d’interesse dei buoni fruttiferi postali sono disposte del Ministro del Tesoro , di concerto con il Ministro per le poste e le telecomunicazioni, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale, esse hanno effetto per i buoni di nuova serie, emessi dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, e possono essere estese ad una o più delle precedenti serie.

 

Nel 1986 è stato emesso un decreto legge che modificava radicalmente quanto era scritto sul retro dei buoni fruttiferi:

Immagina di aver messo in buono fruttifero 1 milione di Lire nel 1986:

oggi dovresti trovarti circa 17.900€,

quando invece Poste ti rimborserà massimo 8.000€ proprio in virtù di ciò che dice la legge.

 

Perché è successo questo?

 

In quegli anni l’inflazione ( leggi l’articolo in cui parlo dell’inflazione) aveva raggiunto livelli elevatissimi, e offrire rendimenti del 12% era all’ordine del giorno.

 

Stava però avvenendo un cambiamento, in quanto c’erano le prime avvisaglie di una discesa dell’inflazione.

 

Cosi il ministero del tesoro e la cassa depositi e prestiti hanno deciso di tutelarsi riducendo il futuro tasso di interesse dei buoni fruttiferi.

 

E’ stata una mossa totalmente conforme alla legge, ma sono sicuro che molte persone che si recheranno agli sportelli postali troveranno una amar sorpresa perché non saranno assolutamente informati della cosa.

 

Mancanza di informazione nel 1986, scarsa informazione durante l’investimento

 

amara sorpresa alla liquidazione.

 

Cosa puoi fare ora?

 

Il mio consiglio è di informarti immediatamente se sei in possesso di questi buoni fruttiferi:

 

sono state avviate delle procedure giudiziarie da parte di clienti Poste italiane per rivendicare il proprio diritti all’interesse pattuito.